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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA PPB - Modena

Questa scuola si propone di formare alla psicoterapia secondo un approccio “psicodinamico”, basato cioè su teorie e tecniche terapeutiche che sono state approfondite soprattutto dal movimento psicoanalitico per varie applicazioni cliniche. L’obbiettivo è trasmettere un metodo critico con cui valutare i diversi orientamenti e comprendere i motivi (storici, sociologici, istituzionali e affettivi) per cui si sono sviluppati nelle forme attuali. Vengono trattati anche alcuni approcci non psicoanalitici, nella convinzione che si possa comprendere meglio un oggetto se si conosce bene anche cosa esso “non è”. In altre parole, questa scuola non si propone solo di trasmettere conoscenze ma anche e soprattutto un metodo critico di porsi di fronte ai problemi allo scopo di autonomizzare il più possibile gli allievi: una volta terminata la scuola, se gli allievi hanno interiorizzato questa capacità di analisi critica riusciranno a sentirsi maggiormente a proprio agio nell’affrontare i diversi e complessi problemi della psicoterapia nelle sue varie declinazioni cliniche.

La scuola fa il possibile per coltivare questo atteggiamento critico negli allievi e anche nei confronti della scuola stessa, cioè viene favorita la discussione con i docenti e tra gli studenti, stimolando domande e facendo il possibile per attivare curiosità, spirito di iniziativa e passione per gli argomenti studiati, fattori questi ritenuti rilevanti per una riuscita della formazione. Vengono compiute regolari valutazioni dei docenti tramite questionari (rigorosamente anonimi) da parte degli studenti, che esaminano in modo dettagliato i vari aspetti del processo di formazione (preparazione dei docenti, loro capacità di favorire la discussione e di stimolare l’interesse, puntualità, qualità e appropriatezza delle letture consigliate, ecc.), affinché i docenti possano avere un feed-back sul loro lavoro e migliorarlo. Viene prestata massima attenzione al clima emotivo all’interno della scuola per mantenerlo il più possibile funzionale all’apprendimento, che, come è noto, si basa su un equilibrio ottimale tra cognizioni ed emozioni. In questo senso, una scuola è sempre un punto di riferimento culturale e affettivo per l’allievo nel corso dei quattro anni, in cui si costruiscono importanti modelli identificatori che accompagnano poi nella vita professionale.

  

Supervisione e pratica clinica

 Se questa scuola cerca di favorire la riflessione teorica e lo spirito critico, non si deve pensare che essa privilegi lo studio della teoria a scapito della pratica clinica. Tutt’altro. Infatti, uno strumento formativo che questa scuola intende utilizzare in modo privilegiato è quello della supervisione di casi clinici. In psicoterapia non è sufficiente la conoscenza teorica, ma occorre integrarla col lavoro clinico con i pazienti, in una continua riflessione sulla coerenza del rapporto tra teoria e tecnica. È ben noto che la psicoterapia è prima di tutto conoscenza “procedurale”, assimilata in anni di lavoro e di confronto con colleghi esperti. Per questo motivo viene dato molto spazio alla discussione di casi clinici secondo diverse modalità (in grandi e piccoli gruppi, con un supervisore e a volte di fronte a due supervisori esperti, anche di diverso orientamento, che si confrontano tra loro e mostrano agli allievi la possibilità di vedere determinate problematiche da più punti di vista, utilizzando la visione di video che mostrano in dettaglio sequenze di 10-15 sedute di psicoterapia successivamente discusse in gruppo sotto la guida di un docente, e così via).

  

Ricerca e pratica clinica

 Infine, in questa scuola viene sottolineata l’importanza della ricerca empirica in psicoterapia, cioè la questione della verifica sperimentale della efficacia degli interventi psicoterapeutici. Grazie alla presenza di docenti esperti in questo settore, gli studenti non solo vengono esposti alle problematiche teoriche e cliniche della cosiddetta psicoterapia “basata sulle evidenze” (evidence-based), ma hanno la opportunità di sperimentate personalmente i metodi di ricerca clinica proposti al fine di sviluppare una conoscenza non solo teorica ma anche pratica.

È proprio per questo stretto aggancio con la ricerca sperimentale che si è scelto di inserire il termine “breve” nel nome della scuola, infatti è con le tecniche di terapia breve che si riesce maggiormente, per ovvi motivi pratici, a implementare progetti di ricerca controllati.